Olio dell'uliveto d.o.p. di Brisighella


È stato definito il Museo all’aperto dell’olio di Brisighella. Si tratta delle terre collinari di questo borgo medievale dove da un paio di millenni si produce olio. Una versione molto accreditata vorrebbe che il luogo prenda il nome da brìsul (briciola), un termine dialettale romagnolo col significato di "piccola porzione di terreno coltivato". Era antica usanza affidare ai domestici delle case gentilizie alcune porzioni di terreno su cui coltivare qualche pianta di l’ulivo per il sostentamento familiare. Le quarte. Nasce così una tradizione di un consumo locale dell’olio e soprattutto si caratterizza una oliva che prenderà il nome dal toponimo stesso del borgo. La nostrana di Brisighella. Questa varietà di oliva caratterizza fortemente tutto l'olio prodotto nel comprensorio brisighellese, ma non lo rende omogeneo nel suo sapore elegante con note dolci amare e piccanti.

Nel tempo ogni produttore ha da sempre cercato con la frangitura delle olive un proprio olio dall’ inconfondibile misura equilibrata e armonica che ne esaltasse eleganza e sapore senza perdere le note che ricordano il carciofino verde e l'erba appena tagliata. Per i palati fini e gli abitanti del luogo ogni uliveto del territorio di Brisighella, ogni particella di terreno produce un olio riconoscibile dalle diverse e impercettibili sfumature. Grazie alla sua presenza, tale territorio ha ottenuto nel 1995, primo in Italia, il riconoscimento DOP (Denominazione di Origine Protetta) con la denominazione "Brisighella" con il toponimo saggiamente virgolettato nell’atto notarile allo scopo di evitare fraintendimenti tesi a escludere di fatto dall’uso del toponimo Brisighella – non virgolettato - anche i piccoli produttori di olio di oliva extravergine operanti in zona. Per di più presso le Camere di Commercio “la registrazione come marchio d’impresa di segni che nel commercio possono servire a designare la provenienza geografica" non solo è espressamente vietato, ma non può neanche essere fatta poiché rappresenta inequivocabilmente un segno idoneo ad ingannare il pubblico.

Così l’olio extra vergine di Brisighella è da considerarsi un patrimonio dell’intero territorio dove gli appezzamenti di terreno con circa 90.000 olivi secolari, l’80% appartiene alla varietà Nostrana di Brisighella, hanno dimostrato straordinaria capacità di resistenza al freddo, confermando la propria natura solida e robusta.

Il nostro olio extravergine


Nel 2012 abbiamo chiesto al CERMET di reinserire gli ulivi de La Pace di Monte Canneto nella Denominazione d’Origine Protetta. Il 24 ottobre dello stesso anno ben 550 ulivi su circa 660 sono stati inseriti nel disciplinare della D.O.P. Fedeli a un impegno teso a recuperare una millenaria tradizione del territorio e conservare gli antichi valori di salvaguardia delle caratteristiche dell’uliveto, l’olio extravergine da noi imbottigliato è esclusivamente ottenuto dalla spremitura delle olive del nostro terreno.  Esiste una ricerca della puntualità nella molitura delle drupe e le quantità d'olio viene prodotto a partire dagli ulivi presenti da secoli su questa collina.


La nostrana di Brisighella, le rare e prestigiose piante di Ghiacciola nonché il Leccino e Frantoio dalla maturazione precoce. La raccolta viene fatta a mano, e le olive sono messe in piccole casse di circa 20 kg circa e prontamente avviate alla frangitura entro poche ore. Seguiamo di persona l’intero ciclo di lavorazione è composto dalle fasi di defogliatura, lavaggio, frangitura ed estrazione tramite la centrifugazione. L’olio così ottenuto dal frutto dell’ulivo non subisce altri processi fisici che ne possono causare alterazioni.

La forza della tradizione


Il nostro olio presenta un’ottima armonia dei sentori primari: amari, piccanti e fruttati, accompagnata da una forte tipicità  dei profumi e dei sapori. Si distinguono odori di erba tagliata, di carciofo e pomodoro percepiti sia all’olfatto che al gusto.

Abbinamenti consigliati: a crudo su pesce, carne o selvaggina, ma anche sul carciofo Moretto di Brisighella, fagioli, pecorino e fave.

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Garantire la qualità attraverso la certezza e la consapevolezza di offrire a chi da credito alle piccole e preziose produzione de La Pace di Monte Canneto è l’impegno di una preziosa comunità di persone che collaborano alla realizzazione di questi oli ottenuti da tre diverse moliture. Una prima molitura ottenuta dalla raccolta fatta a fine ottobre nell’appezzamento dei giovani ulivi del cultivar di Nostrana di Brisighella e Leccino; una seconda molitura di sola drupa Nostrana di Brisighella con lo scopo di ottenere un cru dalle drupe dei centenari sesti del terreno, e una terza molitura di fine novembre ottenuta dalla raccolta delle olive mature di Nostrana e Ghiacciola.

Offrire il frutto degli ulivi di tre diverse raccolte in tre diversi appezzamenti di terreno è la nostra “rivoluzionaria” proposta per salvaguardare una piccola ma importante produzione di olio extravergine di Brisighella dall’omologazione derivante dai conferimenti all’ammasso.


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A cura di Enrico Gurioli
Sono in prestito al mondo rurale per merito della Dea Fortuna.
Da giornalista scrittore a contadino. Dalla penna alla zappa.
E questo, per me, si sta rivelando un grande insegnamento.

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